Il professore italiano Roberto Burioni è intervenuto sul vaccino spiegando che si tratta del “farmaco più sicuro”.
Il virologo e immunologo italiano Roberto Burioni è intervenuto sulla questione vaccino e sulle polemiche sorte per quanto riguarda la somministrazione. Con la diffusione del vaccino anti Covid sono sorte numerose polemiche che hanno spaccato in due l’opinione pubblica.
Da una parte coloro che sostengono l’importanza del vaccino per la comunità, dall’altra le persone no vax, scettiche nei confronti del medicinale. A tal proposito Roberto Burioni è intervenuto asserendo che “i numeri lasciano poco spazio alle bugie: il vaccino non ha aumentato in alcun modo la mortalità dei giovani”.
Alcuni casi di decessi in seguito alla somministrazione dei vaccini hanno infuocato ulteriormente la polemica. “Il vaccino contro il covid dopo 15 miliardi di dosi somministrate è il farmaco più sicuro sulla faccia della Terra”.
Sono queste le parole del professor Roberto Burioni durante un’intervista al noto programma televisivo Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. La lezione del professore prosegue: “Chi diffonde bugie antiscientifiche sui vaccini si comporta in maniera irresponsabile. Questi disinformatori sono molto abili, perché sanno sfruttare a loro vantaggio alcuni meccanismi mentali: uno di questo è la paura. Gli antivaccinisti stanno diffondendo la falsa notizia che a causa delle vaccinazioni si starebbero verificando tra i giovani moltissimi malori improvvisi e mortali. Quando sentiamo le bugie degli antivaccinisti sui malori improvvisi dobbiamo lasciare da parte l’istinto e analizzare i dati, i numeri inoppugnabili con metodo e rigore”.
L’argomentazione con i dati alla mano
E continua: “I numeri ci dicono che in Inghilterra nella fascia tra i 15 e i 29 anni, dal 2015 al 2019, sono morti in media di malattia 1169 giovani: il vaccino contro il covid non era stato scoperto e possiamo prendere questi dati come una base. Nel 2021 i morti sono 1120, un numero uguale. Se ci concentriamo sulle morti dovuti a problemi cardiovascolari troviamo una situazione identica: 254 morti all’anno fino al 2019, quando non c’era il vaccino contro il covid, e 241 nel 2021, quando si vaccinava a tutto spiano. I numeri lasciano poco spazio alle bugie: il vaccino non ha aumentato in alcun modo la mortalità dei giovani. E nemmeno negli anziani. È un dato oggettivo”, dice.
Infine conclude: “I numeri inglesi ci dicono che nel 2021 sono morti 166 giovani per covid e nella fascia 15-29 anni sono aumentati nel 2021 i decessi per suicidi e droga. Dare ascolto alla scienza è l’ultima strada percorribile. Il vaccino contro il covid dopo 15 miliardi di dosi somministrate è il farmaco più sicuro sulla faccia della Terra. Quando si parla di vaccini, l’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa.”